Essiccazione di pezzi di diverse dimensioni in forno verticale senza compromissione dell'efficienza produttiva

Tutti sanno quanto sia efficiente il processo di essiccazione all'interno di un forno in modalità FIFO come OMNIDRY, il nostro forno verticale. Il problema che alcune aziende devono affrontare regolarmente si verifica quando una minoranza di pezzi è significativamente più grande della maggior parte dei pezzi in transito nel forno. Che cosa succede di solito? Questi pezzi fuori misura vengono rimossi manualmente dal circuito di produzione e sottoposti al processo di essiccazione altrove, in un altro forno, con tempi più lunghi. Chiaramente, questo problema riguarda le aziende le cui capacità di finitura consentono loro di gestire pezzi molto grandi.

Una soluzione brevettata supera la necessità di due sistemi di essiccazione

FLEXPRO è un sistema brevettato integrato nella versione di OMNIDRY a 3 camere. Questo sistema, senza penalizzare in alcun modo la produttività, consente di posizionare nello stesso forno anche pezzi molto più grandi che potranno così essere essiccati senza interrompere il processo. Viene fatto spazio esattamente quando e dove è necessario per accogliere il pezzo senza ridurre la capacità complessiva del forno. Ciò consente alle aziende di sfruttare il processo di essiccazione ad alta velocità garantito da un tipico forno FIFO, evitando di dover ricorrere a un'altra soluzione che comporterebbe un ingombro superficiale doppio.

Unica nel suo genere, senza compromessi

Altri forni promuovono la produttività escludendo però ogni forma di flessibilità, o viceversa. OMNIDRY con FLEXPRO non scende a compromessi, associando l'efficienza della produzione alla massima flessibilità. Alle aziende che gestiscono il 10% circa di pezzi sovradimensionati nella loro produzione quotidiana, FLEXPRO fa risparmiare denaro e spazio, evitando tempi di fermo ogni volta che un pezzo di grandi dimensioni raggiunge la fase di essiccazione.

Guarda questo video per scoprire la pratica soluzione che abbiamo sviluppato. 

Due fattori chiave per l'industria automotive sono la produttività e la flessibilità. La nostra soluzione offre anche una qualità di finitura superiore. L'utilizzo della plastica come substrato per numerosi componenti è in aumento nel settore, pertanto, è necessario garantire una finitura di alta qualità. Le linee di verniciatura a spruzzo verticali offrono flessibilità, ma la gravità influisce sulla qualità del rivestimento, in quanto determina irregolarità nello spessore della vernice, specialmente sui pezzi più grandi.

Passo dopo passo verso i migliori risultati qualitativi

Abbiamo configurato la soluzione integrata più efficace per fornire una qualità costante e un notevole aumento della produttività. Prima dell'applicazione, abbiamo abilitato la funzionalità di pulizia automatica con neve carbonica per la preparazione superficiale sulla nostra spruzzatrice oscillante. Dopo la deionizzazione, i componenti passano attraverso una barriera di lettura 3D digitale nel nostro robot di spruzzatura cartesiano, che può lavorare contemporaneamente pezzi diversi. Garantendo un migliore isolamento con soluzioni flatbed e successivi sistemi di essiccazione, si migliora la qualità del rivestimento così come l'efficienza della produzione. 

Scopri di più sulle nostre soluzioni per il settore automotive

3 motivi per passare da un processo di verniciatura a spruzzo manuale a uno automatizzato

Questa è una richiesta che spesso proviene dalle piccole aziende che impiegano non più di una dozzina di dipendenti. In uno scenario di mercato progressivamente più esigente in termini di tempi di consegna e standard di qualità, le tecniche di verniciatura a spruzzo manuali presentano numerosi inconvenienti.
Non tutti sono consapevoli del fatto che l'efficienza di trasferimento non supera il 25% e spesso i pezzi devono essere rilavorati quando la qualità ottenuta non è in linea con le aspettative del cliente. Questi problemi stanno mettendo a dura prova le piccole imprese che utilizzano manodopera manuale e la pressione è avvertita non solo dai titolari, ma anche dagli stessi operatori.
Anche la rilavorazione dei prodotti richiede tempo, per non parlare del costo di vernice e manodopera supplementare, con tempi di consegna inevitabilmente più lunghi, causa di grande disappunto tra i clienti. È però possibile evitare le rilavorazioni.
Il passaggio dalla verniciatura a spruzzo manuale a quella automatizzata ad alcune aziende può sembrare un salto nel buio: invece, il ritorno sull'investimento effettuato sarà presto evidente. Sarà necessario un investimento iniziale e una certa riorganizzazione degli spazi interni. Uno o due operatori dovranno apprendere alcune nozioni di base prima di poter programmare l'attrezzatura, ma una volta fatto ciò, dovranno solamente supervisionare il processo, caricare e scaricare i pezzi e rispettare la pianificazione. Si noterà così che l'omogeneità della qualità della finitura non dipenderà più dall'operatore che sta verniciando, dal fatto che abbia o meno preso il caffè, che stia lavorando bene alle 9 del mattino o che stia facendo del suo meglio alle 17 (fa la differenza!).

Come può una spruzzatrice automatica migliorare tutto questo?

• In primo luogo, si otterrà sempre la stessa qualità senza alcuna variazione, quindi una volta raggiunto un risultato soddisfacente, basterà premere un pulsante e lasciare che la macchina faccia il resto.
• In secondo luogo, si risparmierà sulla vernice perché l'efficienza di trasferimento aumenterà in modo significativo, addirittura più che raddoppiando in certi casi rispetto alla verniciatura a spruzzo manuale.
• In terzo luogo, l'efficienza produttiva aumenterà e di conseguenza i tempi di consegna saranno ridotti, così si potranno accettare più commesse e magari ampliare la clientela.
• In quarto luogo, si potranno abbattere i costi di manodopera perché è richiesto un solo operatore per gestire la programmazione e la supervisione delle attrezzature, oltre al carico e allo scarico dei pezzi.

Quindi, quali sono i 3 motivi?

Semplicemente, abbiamo creato diverse soluzioni di verniciatura a spruzzo, ma molte di queste sono macchinari sofisticati che gestiscono geometrie complesse, che lavorano su linee flatbed o aeree e utilizzano speciali robot antropomorfi.
Ci sono però 3 soluzioni che rappresentano un perfetto primo passo nel mondo della verniciatura a spruzzo automatizzata:

• Prima
• Mito
• Easy

Prima di fare una scelta, ci sono alcuni elementi da considerare. La decisione deve basarsi sugli obiettivi da raggiungere, e non sulla capacità attuale. Occorre verificare se è necessario effettuare frequenti cambi di colore; in questo caso, meglio optare per Prima, un'ottima soluzione per cambi colore frequenti o numerosi piccoli lotti. Mito può essere dotata di un braccio centrale o due laterali ed è adatta a piccole e medie produzioni. Easy è invece idonea alla lavorazione di volumi medio-grandi e può essere dotata di una serie di caratteristiche opzionali.

Se desideri saperne di più sul passaggio dalla verniciatura a spruzzo manuale a quella automatizzata, i nostri esperti saranno lieti di personalizzare la tua soluzione in base alle esigenze effettive.
Se sei pronto per esplorare le nuove potenzialità che attendono te e la tua azienda, contattaci per maggiori dettagli.

La differenza principale riguarda la gestione dei pezzi.

Se da un lato, restano validi i concetti di messa in funzione quali il posizionamento delle pistole, il carico di vernice e gli accorgimenti in campo pulizia visti per le macchine di verniciatura a spruzzo oscillanti, dall’altro, vi è un cambio sostanziale nella modalità di verniciatura dei pezzi, dovuta alla possibilità di poter lavorare oggetti tridimensionali di vario genere.

Mentre nelle spruzzatrici è "sufficiente" attivare un selettore, nel caso di macchine di verniciatura a spruzzo con robot l'operatore crea una ricetta lavoro specifica al manufatto da lavorare, sul computer di gestione macchina. Oggi, questa attività è resa semplice da alcuni sistemi opzionali, come scanner e classificatori, che permettono alla macchina di riconoscere il pezzo e attivare automaticamente la giusta sequenza di lavoro.

➜ Parliamo di sistemi 2D e 3D: che differenza c’è?

Il sistema 2D consente di determinare lo spessore, l’inclinazione longitudinale e verticale del pezzo per la selezione dei programmi di verniciatura più adatti. Questo sistema garantisce l’applicazione di grammatura omogenea su tutto il manufatto. 

Il sistema automatico di lettura 3D di ultima generazione - cVision - consente l’acquisizione di posizione, dimensione e forma dei pezzi in transito con una precisione mai raggiunta prima. 

➜ Che vantaggi ho?

Risparmio di tempo, risparmio di vernice, qualità e flessibilità. L’azione combinata del laser e delle telecamere ad altissima risoluzione, consentono ad iGiotto, ad esempio, di generare in modo totalmente automatico le precise traiettorie di lavoro, sulla base delle “famiglie” di oggetti organizzate nel suo database.